"La Tonnarella"
e la pesca tradizionale a Camogli
di Riccardo Cattaneo Vietti
Le Mani - tradizioni
Forse al pescatore di Camogli basta portare avanti con ostinazione un mestiere antico, radunandosi in cooperative come nel passato e pensando solo al suo lavoro. Quanto si è pescato e quantosi è guadagnato è una cosa che riguarda solo lui, non va comunicata con facilità ad estranei.
Il pescatore di Camogli è un uomo schivo, non ama parlare, forse intere notti passate in mare, nel silenzio più assoluto, con la sola compagnia dei gabbiani e dei delfini lo hanno reso così e a me piace rispettare questo loro silenzio, fare solo tesoro delle scarne informazioni ottenute perché da loro, nonostante tutto, ho imparato molte cose.
Ho scoperto la loro grande dignità ed il desiderio di nascondere la grande fatica quotidiana lasciandola correre via con un semplice gesto della mano, come a dire “non è importante”.
Tonnare, tonnarelle, sono sistemi che hanno fatto la storia della pesca mediterranea.
In Liguria la piccola pesca, un’attività praticata sottocosta con piccole imbarcazioni, occupa un posto di rilievo nell’economia di molti borghi costieri e assolve un ruolo sociale e culturale di primaria importanza
Della tonnarella di Camogli si ha notizia fin dal XIV secolo.
Ogni anno, caparbiamente, i pescatori camogliesi armano la tonnarella sotto San Rocco verso Punta Chiappa e pur tra mille difficoltà, questo antico sistema di pesca è sopravvissuto fino ai giorni nostri e di ciò va dato merito alla Cooperativa Pescatori di Camogli che la gestisce dal 1974, ravvivando una delle più antiche tradizioni pescherecce della Liguria.
Questo libro, di grande formato e riccamente illustrato, presenta importanti studi di vari ricercatori e vuole essere un omaggio alla tonnarella di Camogli e a tutte le antiche forme di pesca che ancor oggi si svolgono nelle acque dell’Area Marina Protetta di Portofino, mantenendo viva una tradizione secolare ormai rara nel Mediterraneo.