"Ci chiamavano Briganti"
di Maurizio Calvo
Tipograf
La guerra partigiana tra costa ed entroterra dalla penna acuta di Maurizio Calvo.
I volontari della Terza Brigata Garibaldi per il nemico erano solo “banditen” oppure briganti, per i Comandi Superiori partigiani costituivano la prestigiosa “Libero Briganti”, la brigata più giovane, operante nella delicata area di cerniera fra il Savonese (II Zona ligure) e l'Imperiese (I Zona ligure). La lettera B, in maiuscolo nel titolo “Ci chiamavano Briganti”, intende far subito chiarezza: il libro è dedicato agli uomini che, suddivisi nei tre distaccamenti Ines Negri, Bonaguro e Torcello, resero onore al nome per cui combattevano, sulla costa, da Finale Ligure ad Albenga, all'interno, da Toirano a Bardineto e Calizzano, per Carpe o Balestrino... a Castelvecchio ancora... e sui colli di Garessio e del Melogno. Uomini “caratterizzati da coraggio, prudenza, paura, efficienza”. Ricostruendo il loro percorso partigiano, l'autore segue i volontari e i loro comandanti nei mesi che precedono la Liberazione e non li abbandona nei giorni immediatamente successivi, documentando l'entusiasmo per la vittoria, la smobilitazione e la consegna delle armi, il passaggio dei poteri alle autorità alleate.