Fede, eros e autorappresentazione nei graffiti della Genova dei
secoli XI-XIV
"MEDIOEVO DISVELATO" di Cristina Croce (Sagep)
Il contributo offre uno sguardo assolutamente inedito sulla
Genova di epoca medievale. Per la prima volta sono qui raccolti i
graffiti incisi su tutti i monumenti religiosi medievali di una
città italiana e per la prima volta di tali testimonianze si offre
una lettura storico-artistica, anche attraverso confronti con
manufatti coevi, genovesi e allogeni, con particolare attenzione
all’aspetto formale e al significato iconografico. I graffiti sono
vere e proprie fonti storiche alternative, usualmente trascurate
dalla storiografia ufficiale. Dalle tracce genovesi emerge una
città viva e “parlante”: forse non troppo devota ma pronta a
sfidare l’ignoto imbarcandosi sotto la protezione divina; una
città operosa e bellicosa, con sogni aristocratici e pragmatismo
mercantile, divisa nelle appartenenze politiche e passionale nello
schierarsi. I segni sulla pietra restituiscono scorci di Storia e
di piccole storie: imprese di guerra e di pace, pratiche
devozionali di cittadini e di pellegrini giunti d’Oltralpe, odi ed
alleanze delle famiglie eccellenti in un lungo periodo, glorioso e
travagliato, ma anche la quotidianità più umile...
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